Snorkel – prima versione

Quando ho preso in considerazione l’idea di realizzare lo snorkel mi sono posto l’obiettivo di penalizzare il meno possibile l’aspirazione, a mio parere già asfittica per via della scatola filtro non adeguata nelle dimensioni ma soprattutto ai condotti che vanno alla presa d’aria esterna.
Avendo a disposizione un secondo cofano che uso solo per i viaggi, ho deciso di “sacrificarlo” praticando un foro per il passaggio del nuovo tubo di aspirazione.

Il tubo flessibile usato è del tipo telato con annegata una spirale di acciaio dal diametro di circa 80 mm.
Per avere una buona tenuta ho applicato al condotto di uscita della scatola del filtro, che è di circa 75 mm di diametro, un tratto di camera d’aria molto spessa in modo da avere un montaggio forzato del tubo.
Proseguendo nel suo tragitto verso l’esterno ho trovato un passaggio che mi ha permesso di raccordarmi con il tratto rigido esterno che è costituito da un semplice tubo in plastica per uso idraulico al quale ho applicato un ciclone.
La tenuta tra i vari elementi rigidi è costituita dalle guarnizioni già presente nei tubi ma, lo sottolineo, lo snorkel è stato pensato solo per ridurre l’afflusso di polvere e non per i guadi.
Il tratto rigido è stato fissato tramite tre fascette metalliche ad una piattina che a sua volta è stata fissata, in alto alla grondaia tramite due viti mentre in basso è stata fissata al copri ex-cerniera del parabrezza. Alla fine questo è il risultato finale.

Dopo la pubblicazione della foto sopra mi è stato suggerito di far lavorare il ciclone in posizione orizzontale, consiglio che ho ritenuto corretto.
Questo è l’aspetto attuale della parte terminale, non perfettamente orizzontale ma la curva che ho reperito in commercio era quella che più si avvicinava al valore corretto.